Viaggio a Pantelleria on the road con TiNoleggio e Pantelleria Island

Nera, ardente e passionale come la lava che le ha dato vita, sospesa tra la Sicilia e l’Africa, bagnata dal sole e da un mare dal blu accecante. Pantelleria è una terra naturalmente predisposta per essere esplorata in auto, godendo della libertà di scomporre e ricomporre itinerari, cambiando programma per un consiglio ricevuto in dono da un passante, guidando per inseguire i magici colori che emergono dai tramonti di un’Africa più vicina di quanto mai si possa immaginare.

Pantelleria è l’Isola al centro del Canale di Sicilia che ho avuto il piacere di scoprire insieme a Denis Strickner videomaker/compagno di viaggio/problem solver/autista a bordo dell’auto targata TiNoleggio e grazie al supporto di Pantelleria Island. Un’isola affascinante, sorprendente, nata dal fuoco ma al tempo stesso pullulante di vita e di scenari mozzafiato. Allacciate le cinture, vi porto ad esplorare la Perla del Mediterraneo!

Si può arrivare a Pantelleria atterrando presso il suo aeroporto, che da marzo a ottobre offre diversi collegamenti con voli diretti con varie città italiane. Noi però abbiamo optato per una soluzione alternativa: abbiamo ritirato l’auto noleggiata con TiNoleggio a Trapani e, da lì, abbiamo preso il traghetto. Qualche ora in più di viaggio, ma vedere l’isola che pian piano si fa spazio tra il blu e diventa sempre più vicina fino a sentire le voci del porto farsi via via chiare è un’esperienza che vale la pena vivere!

Ed è bene farci subito l’abitudine a queste voci, perché di chiacchiere con le persone del posto ne farete tante. Calorosa, sorridente, accogliente nel senso più nobile del termine: la gente di Pantelleria è così e la fierezza di raccontare la propria terra è irrefrenabile. Può succedere che chiedendo un’informazione ti ritrovi a scoprire un angolo segreto, che mentre passeggi ti venga offerto un caffè o che tra una battuta e un racconto ti si faccia assaggiare il pescato del giorno. Incredibile? No, Pantelleria!

Il primo e unico itinerario che vi suggerisco ha un nome. S’intitola: A caso.

Dove stai andando? Butta quella cartina! Perché vuoi per forza sapere dove sarai al prossimo passo?

Noleggiare un mezzo e lasciarsi guidare dal gusto della scoperta è la scelta più azzeccata: la vostra giornata non sarà mai come l’avevate pianificata, ci saranno cambi di rotta e sorprese inaspettate. Che bello sperimentare la leggerezza con cui si riesce a lasciare che sia la strada a decidere il percorso! Proprio in questo modo, per semplice volontà del destino, ho scoperto il Forno Marrone, in contrada Scauri. Un’impercettibile insegna, una rientranza e delle scale strette mi guidano all’interno di questo panificio così amato dalla gente del posto.

È piccolo e profuma di casa, l’idea era di fermarsi per colazione e invece resto qui per ore. La terrazza ha una vista strepitosa sulla costa frastagliata, tutto quello che assaggio è buonissimo, ci sono pochi turisti e tanti locali che passano, sorridono, chiacchierano e vanno. Consigliatissimi i biscotti al sesamo e i mustazzoli, uno dei dolci più buoni e caratteristici dell’isola!

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Quanta bellezza può essere concentrata in 80 km2? Sembra di assistere alla sintesi del mondo in quella che sempre più somiglia alla patria dei quattro elementi naturali. Mi sono bastati pochi secondi per capire perché Pantelleria viene chiamata “Figlia del Vento” (in arabo “Bent el Riah”) e difatti ho vissuto le mie giornate sempre in compagnia dei suoi soffi, a tratti dolci, a tratti irruenti. Mi si annoda implacabilmente tra le dita e mi ritrovo a giocarci, diventa un compagno di viaggio fedele. Così come l’Acqua, che posso scorgere ad ogni curva nelle sue infinite sfumature. Da buona donna di mare, la certezza che sia lì mi dà pace, mi fa sentire al sicuro e mai persa. E poi la Terra, che con i suoi vigneti e la sua macchia mediterranea fa nascere vita dal nero della roccia vulcanica. Infine, il Fuoco: la forza ardente che crea fenomeni naturali incredibili, energia pura che si sente respirare tra i flutti e che ha trasformato Pantelleria in un centro termale a cielo aperto.

BENESSERE

Che la natura sia la madre di tutte le bellezze non avevo dubbi, ma non avevo mai provato sulla mia pelle fino a che punto potesse spingersi la sua benevola potenza. Pantelleria è un vero paradiso naturale con un attivo vulcanismo: i fanghi, le acque calde e i bagni turchi la rendono una spa a cielo aperto plasmata dalla mano di Madre Terra! Ecco cosa non potete assolutamente perdere nel vostro tour dedicato al benessere:

Alba a Cala Gadir
  • Cala Gadir, piccolo villaggio sulla costa est, con un suggestivo porticciolo incorniciato da pittoresche abitazioni. Qui troverete diverse piscinette naturali scavate nella roccia per immergervi in acque calde e terapeutiche. I sali minerali contenuti, infatti, sono ideali per la cura di artrosi e reumatismi. Vi consiglio vivamente di venire qui all’alba: lo spettacolo della nascita del sole mentre i flutti caldi vi abbracciano è un’emozione unica!
  • Il Lago di Venere, all’interno di un cratere naturale di un antico vulcano (il che fa già non poco effetto). C’è un motivo se questo specchio ovale ha conquistato l’appellativo della Dea della bellezza: è una meravigliosa SPA gratuita e naturale! Qui, infatti, sono presenti sorgenti di acqua termale e si forma un pregiatissimo fango naturale di colore verdastro. Se riuscite a sopportare l’intenso odore di zolfo, provatelo come scrub su tutto il corpo! Se siete fortunati e venite in una giornata calma, senza vento e con il cielo schiarito, la superficie turchese dell’acqua del lago rifletterà la bellezza del paesaggio ei suoi sensazionali contrasti cromatici… proprio per questo viene chiamato Specchio di Venere! La leggenda narra che proprio qui la Dea si specchiasse prima di ogni incontro d’amore con Bacco.
  • Grotta di Benikulà, detta anche “bagno asciutto”. Qualche minuto di scarpinata a piedi lungo un’antica mulattiera, magari all’ora del tramonto, così sarete in compagnia di colori straordinari e… Benvenuti in un eden immerso nella natura e nel silenzio dove nessun intervento umano è mai avvenuto! Un eden ben organizzato tra l’altro, con una parte esterna fatta di sedili in pietra lavica con vista sul Mar Mediterraneo e una grotta con pietre che “sudano” calore e vapori naturali. Mai visto niente di così incredibile!

E per completare la vostra seduta di relax, bagni di sole e tuffi in meravigliose acque blu cobalto. Pantelleria è un’isola vulcanica, quindi non aspettatevi bianche spiagge di sabbia fine ma piuttosto incantevoli discese a mare rocciose. Scenografiche insenature disegnate da colate laviche, con calette, baie e grotte immerse in un’acqua incredibilmente cristallina danno il meglio di sé nei periodi meno turistici. Si sa, è nei silenzi che si trova la vera realtà!

NATURA

Quando vi dicevo che Pantelleria è l’estrema sintesi della natura, dicevo sul serio. Qui infatti, oltre al vulcano sommerso, alla spa naturale e al mare, c’è anche una montagna. Si chiama Montagna Grande e con i suoi 836 metri svetta fieramente dalla Perla Nera. Seguite il battito, lasciatevi condurre da questo cuore. Antichi sentieri vi faranno godere un ambiente davvero unico rispetto a tutte le altre isole del Mediterraneo e vi porteranno fino in cima dove il panorama è così bello da apparire surreale! Immaginate che emozione vedere la costa della mia Sicilia da lassù…

STORIA

Ma c’è di più, perché al moto perpetuo della natura si affianca la storia! Durante i miei giorni a Pantelleria ho avuto occasione di toccare con mano testimonianze di vita antichissime e di lasciarmi ammaliare dai suoi misteri, come gli enigmatici megaliti chiamati “Sesi”, risalenti a circa 5000 anni fa. Si pensa che queste misteriose costruzioni in pietra, attribuite a un popolo proveniente dalle coste dell’Africa settentrionale, avessero finalità funerarie e fossero state scelte in quanto calamite di energie cosmiche, captate direttamente dalle stelle. Di questimonumenti sepolcrali solo uno è rimasto integro, il Sese grande, che apparteneva alla famiglia più importante del villaggio. Vi assicuro che toccare queste pietre che trasudano storia è un’esperienza toccante!

Mentre percorrete la perimetrale, soffermatevi ad ammirare (e fotografare) i muretti a secco, uno dei primi esempi di manifattura umana che disegna la scenografia pantesca. Frutto della fatica e dell’arte dei contadini, queste costruzioni senza malta sono emblema di una relazione armoniosa fra l’uomo e la natura, oltre strumento di protezione dal vento per le piante. Non faticherete a trovarli, si stima che Pantelleria sia attraversata da 12 mila km di muretti a secco! L’ingegno rurale si è spinto oltre, realizzando i cosiddetti “Dammusi”, antiche e caratteristiche abitazioni dell’isola con dei pittoreschi tetti bianchi a cupola.

ENOGASTRONOMIA

E proprio all’interno di un antico Dammuso completamente ristrutturato nel pieno rispetto dell’architettura originale ho conosciuto Fabrizio e Simona, che con la loro Cantina Basile portano avanti la secolare tradizione vinicola. Tra le botti e i sorrisi, l’emozione della scoperta si fa poesia che profuma di vino: le terre nere vulcaniche su cui crescono i vigneti, il vento che li accarezza, il mare che li profuma, il sole che li bacia fino all’ultimo raggio. Da quest’aura magica non possono che nascere vini straordinari, conditi con un eroico lavoro manuale, con la passione e con un amore incondizionato per la propria terra. Assolutamente da provare il Passito, “l’oro giallo di Pantelleria”!

DOVE DORMIRE

A Pantelleria si possono trovare diverse soluzioni per dormire: hotel, appartamenti, resort, dammusi, residence, B&B. Su Pantelleria Island trovate alloggi per tutti i gusti e tutte le tasche, tutti colmi del profumo sognante che emana quest’isola e perfetti per riscoprire i ritmi lenti della terra.

Adesso avete tanti elementi con cui giocare mentre l’anima di Pantelleria erutta meraviglie ogni secondo. Tanti puntini dislocati, pronti ad essere uniti e trasformati nel vostro indimenticabile viaggio sensoriale. Perché Pantelleria va “sentita” più che “vista”!

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